La prevenzione delle collisioni in mare rimane fondamentale per la cultura marittima.
Nel corso degli anni si sono sviluppati sistemi di vigilanza umana, oggi definiti nelle COLREG.
Per i marittimi, questi sistemi sono stati integrati da un sistema di luci, forme e suoni concordato a livello internazionale su navi, boe e fari.
Negli ultimi decenni sono stati fatti passi da gigante nel campo dell’elettronica, come i radar, l’AIS e la possibilità di sovrapporre i loro dati alle carte nautiche elettroniche.
SEA.AI rappresenta il passo successivo in questa evoluzione, sfruttando le tecnologie più recenti come la “visione artificiale” e l’intelligenza artificiale per contribuire a colmare una lacuna nell’arsenale umano ed elettronico: l’evitamento delle collisioni a breve e medio raggio, che per la prima volta è “intelligente”.
Attualmente l’AIS è in grado di mostrare e identificare il traffico marittimo, sovrapposto a una carta elettronica che a sua volta indica elementi fissi come boe, fari e altri segnali di navigazione.
SEA.AI porta questo sistema a un livello superiore e può avvisare i navigatori e gli ufficiali in plancia di tutto ciò che galleggia sull’acqua e che non è stato identificato da questi altri sistemi.
Soprattutto, SEA.AI è in grado di identificare i bersagli e di determinare automaticamente quali sono i potenziali rischi di collisione e quali no.
Per raggiungere questo obiettivo, utilizza un’unità montata esternamente, in genere montata nel punto più alto della nave.
Questa unità è dotata di due telecamere ad alta risoluzione per la luce diurna, in grado di operare in situazioni di scarsa luminosità e contrasto.
Inoltre, dispone di due telecamere termiche, con una precisione di 0,05°C, che consentono a SEA.AI di funzionare anche di notte.
Le telecamere sono sia giroscopiche che stabilizzate digitalmente per garantire una sorveglianza costante a 360° intorno alla nave.
In pratica, i risultati delle telecamere di SEA.AI eliminano il “rumore” digitale del mare per determinare i potenziali obiettivi in tempo reale.
Le firme visive e termiche di questi bersagli vengono poi confrontate con quelle presenti nel database proprietario di SEA.AI, in continua crescita, composto da milioni di oggetti marini annotati.
Questo processo sfrutta la più recente tecnologia di visione artificiale e le migliori capacità di apprendimento profondo che consentono a SEA.AI di fornire la più completa interpretazione digitale dell’ambiente circostante un’imbarcazione.
Il risultato può essere visualizzato su un display in plancia, su un computer o su un tablet.
Una volta individuate le potenziali collisioni, SEA.
AI avviserà automaticamente l’equipaggio.
Il sistema è autonomo e non richiede una connessione a internet.
Con le sue telecamere opportunamente montate, il Sentry di SEA.AI (destinato alle navi commerciali e governative) è in grado di identificare le imbarcazioni più grandi non dotate di AIS fino a un raggio di 7,5 km; le imbarcazioni più piccole, come i pescherecci locali, i gommoni e i canotti fino a 3 km e le boe e i galleggianti potenzialmente pericolosi fino a 700 metri di distanza.
Quest’ultima caratteristica, coadiuvata dalle telecamere termiche, rende il SEA.AI Sentry uno strumento prezioso nelle situazioni di ricerca e salvataggio di uomini in mare.
Lanciata nel 2018, SEA.AI si ispira alla tecnologia di prevenzione delle collisioni sviluppata per l’industria automobilistica.
Inizialmente è stata testata nel mondo marittimo a bordo di yacht da regata a equipaggio ridotto che partecipano a regate intorno al mondo come la Vendée Globe.
Da allora la sua linea di prodotti si è sviluppata con apparecchiature personalizzate destinate a tutti i settori del mondo marittimo.
Fred.
Olsen SA ha testato SEA.AI ed è stata attratta dalla lacuna che colma nell’equipaggiamento di prevenzione delle collisioni e anche dall’alta risoluzione delle immagini, che da sola è un ingrediente fondamentale nel processo di identificazione di potenziali bersagli.
"Questa telecamera [SEA .AI] ha già delle innovazioni incredibili perché la tecnologia ci ha permesso di incorporare più cose [ come la convalida visiva dei bersagli radar]. Ha un'intelligenza artificiale e un software di imaging che ci informa su ciò che stiamo vedendo. In fin dei conti, anche se tutte le navi ad alta velocità sono tenute ad avere due ufficiali che vigilano costantemente, [SEA .AI] è come avere un terzo ufficiale che vigila, perché non appena rileva un oggetto ti avvisa che c'è qualcosa".
Ivan Fernandez, Head of the Technical Department at Fred. Olsen Express
"Siamo felici che SEA.AI faccia il suo debutto nel settore dei traghetti veloci commerciali con Fred. Olsen Express. Li ringraziamo per la loro fiducia e la loro assistenza nell'aiutarci a sviluppare SEA.AI in modo che le sue caratteristiche possano essere utilizzate nel modo più efficace da navi come la loro. Ci auguriamo che le nostre apparecchiature migliorino la sicurezza di tutte le loro navi e dei loro passeggeri".
Diogo Arreda, Country Manager and Business Developer at SEA.AI
L’uso innovativo dell’intelligenza artificiale e della visione artificiale per evitare le collisioni segna una nuova era nella sicurezza marittima.
Si prevede che questo sviluppo costituirà un punto di riferimento per gli altri operatori del settore, evidenziando l’importanza del miglioramento continuo e dell’adozione di tecnologie all’avanguardia per aumentare la sicurezza in mare.
Il successo dell’implementazione di SEA.AI da parte di Fred.
Olsen Express, con la collaborazione di Aeromarine, testimonia il potenziale di trasformazione della tecnologia avanzata nel migliorare le operazioni marittime e garantire il benessere dei passeggeri e dell’equipaggio.